Lavorare a distanza, ecco di cosa ci si deve preoccupare

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Avete da pochissimo tempo detto di sì a una nuova proposta di lavoro che vi permetterà di cambiare posizione e guadagnare di più? Tutto molto bello, ma se il nuovo ruolo prevede di lavorare spesso e volentieri da remoto e non si è abituati a tale situazione, la cosa migliore da fare è quella di comprendere quali sono gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione.

Il lavoro a distanza può differire notevolmente rispetto a quello che si svolge in ufficio. Per tale ragione, soprattutto nell’ottica di fare in modo che le nuove mansioni vengano effettuate nel migliore dei modi, è importantissimo approcciarsi a questa avventura lavorativa.

Utilizzare un pc in grado di garantire elevate prestazioni

Uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è quello di accertarsi di avere a disposizione gli strumenti corretti. È fondamentale avere la migliore dotazione tecnologica a disposizione. Nel caso in cui non dovesse essere l’azienda a garantirvi tutti gli strumenti di cui avete bisogno, allora è chiaro che si dovranno fare delle scelte in prima persona.

In quest’ultimo caso, puoi optare per un servizio di noleggio computer Apple. Si tratta di una soluzione che ha dalla sua parte un gran numero di vantaggi. Così facendo, infatti, non avrete l’ingente spesa legata all’acquisto di un pc Apple di ultima generazione, ma potrete anche usufruire dei vari servizi compresi nel canone di noleggio, ovvero la consegna, il ritiro, l’assistenza e pure il servizio di sostituzione nel caso in cui dovessero verificarsi dei malfunzionamenti di qualche componente della macchina.

Sedia e scrivania, dovete essere comodi

Potrebbe sembrare una banalità, ma non è affatto così. Chi è abituato a lavorare in ufficio, sa perfettamente di trovare anche un ambiente accogliente, dotato anche degli strumenti e degli elementi per poter lavorare in maniera produttiva. Basti pensare alle sedie e alle scrivanie ergonomiche, pensate e sviluppate appositamente per poterci lavorare diverse ore al giorno.

Ebbene, si tratta di strumenti essenziali, di cui non si può fare a meno anche quando si lavora a casa. Chi lavora da remoto, infatti, non può minimamente pensare di farlo a letto piuttosto che sul tavolo della cucina. Serve necessariamente predisporre un ambiente che sia adatto a inserirvi una postazione di lavoro. Si tratta di una soluzione che garantisce praticità, ma che vi permetterà di rimanere anche più concentrati durante lo svolgimento dell’attività di lavoro.

Va bene smart working, ma no al multitasking

Quante volte in ufficio vi sarà capitato di sentir pronunciare la parola multitasking? Tante, vero? Ebbene, in realtà per lo smart working non deve necessariamente valere lo stesso concetto. Insomma, lavorare da casa non vuol dire intanto avere a disposizione tempo per poter sbrigare i lavori domestici. In quest’ultimo caso, più che multitasking, siamo di fronte a una vera e propria dispersione di energie, che porta fino a sera con la sensazione di aver combinato poco o nulla. È chiaro che lavorare in smart consente di risparmiare tanto tempo che prima si dedicava agli spostamenti, sia al mattino che alla sera, così come si evita di uscire in pausa pranzo per poter rimanere in casa con i figli oppure si può sfruttare quel tempo per svolgere le proprie commissioni personali. Bisogna ricordarsi, però, che smart working non vuol affatto dire che le varie riunioni si devono trascorrere mentre simultaneamente si stende il bucato.

Porre dei limiti è importante

D’altro canto, però, smart working non vuol nemmeno dire che bisogna essere sempre connessi. Insomma, lavorare da casa non significa che si lavora h24. Il tempo per lavorare rimane esattamente quello previsto dall’orario di lavoro d’ufficio, niente di più e niente di meno. In caso contrario, il rischio di finire nel burnout è molto concreto, decisamente più di quanto si potrebbe pensare.